È recente la 67ª giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, un evento che ha posto nuovamente l’attenzione su un problema ancora troppo frequente nel nostro paese. Questo significa che è fondamentale applicare regole di sicurezza all’interno dei contesti aziendali.
Prevenzione prima di tutto, ma anche attenzione ai casi pregressi affinché tutte le eventualità di infortunio siano completamente rimosse ed evitate prima ancora che ne nascono le condizioni.
Il bilancio tra i giovani è purtroppo altissimo e lo stesso presidente Mattarella è intervenuto per dire quanto sia inaccettabile che le aziende non facciano tutto quello che è necessario per evitare questo dramma.
I dati Inail
più recenti sono decisamente tragici: si parla di 421.969 denunce di casi tra gennaio e agosto 2017 quindi in meno di un anno, con un aumento di 5.229 casi rispetto all’anno precedente.
Anmil, che è L’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro dice quanto questo incremento negativo riguardi specificatamente l’industria e i servizi. Il che significa che la carenza di sicurezza e il non rispetto delle nome per quanto riguarda i contesti più rischiosi, è ancora un nervo scoperto.
Anna Maria Furlan della Cisl ribadisce quanto il diritto al lavoro sia strettamente connesso con la sicurezza.