Quando si subisce un danno per negligenza medica è necessario capire a chi richiedere i danni. I soggetti possono essere molteplici e non solo il medico colpevole, ma anche il personale assistente, fino alla struttura dove questi operano (un ospedale, una clinica). La sede può essere quella civile, quella penale oppure tutte e due. Vediamo insieme quali sono i passi da svolgere, tenendo conto che qualsiasi procedura “fai da te” è sconsigliata. In qualsiasi caso conviene rivolgersi a specialisti del risarcimento malasanità di comprovata esperienza come lo staff di Infortunistica Nova.
Oltre al medico responsabile di negligenza è necessario individuare altre figure, dal tecnico di laboratorio alla struttura in cui lavora, come possibili colpevoli per la richiesta di un risarcimento
Chi è il colpevole? Non stiamo parlando di una partita ad un qualsiasi Crime Game, ma di una cosa seria come la responsabilità medica, ovvero il danno che un paziente può subire a causa di una grave negligenza. Non sempre tutto è risolvibile individuando il medico stesso come principale responsabile. Certamente se questo avvia una prassi curativa assolutamente inadeguata rispetto alla patologia del paziente, causando quindi danni, sarà necessario procedere. Ma ci sono anche altri tipi di danno che potrebbero coinvolgere più persone, oltre agli enti che ospitano il loro lavoro.
Vediamo insieme i casi più eclatanti di negligenza medica e di malasanità per i quali è necessario chiedere un risarcimento
- Il tecnico di un laboratorio di radiologia interpreta in modo errato i risultati di una radiografia
- Il medico che analizza la radiografia in questione, già erroneamente interpretata dal tecnico, conferma e accetta la diagnosi senza confutarla e quindi prendendola per buona. Il medico diventa responsabile
- Valutare il principio della cosidetta Respondeat Superior, ovvero l’attribuzione di una responsabilità a monte, legata alla struttura ospedaliera che accoglie il lavoro dello staff medico. Il datore di lavoro in questo senso diventa parimenti responsabile per le diagnosi errate del tecnico o del medico preposti, proprio perché le loro azioni rientrano in quel preciso contesto lavorativo.