Il danno esistenziale è definito come il danneggiamento del diritto alla libera scelta. Secondo una sentenza della cassazione del 2013, esso non si riferisce direttamente alla sfera emotiva né può essere considerato causa di un danno fisico immediato, ma può pregiudicare il normale corso della vita, anche in termini di relazioni con gli altri, tanto da danneggiare seriamente la libertà di scelta.
Chi subisce un maltrattamento durante l’adolescenza rischia di finire nel tunnel dell’alcool o della droga, questi sono alcuni presupposti possibili per valutare il danno esistenziale
Secondo alcuni studi scientifici, i bambini che subiscono maltrattamenti in età adolescenziale, ovvero tra i 15 e i 19 anni, rischiano in misura maggiore di finire nel tunnel dell’alcool e della dipendenza da droghe, proprio perché la loro capacità di godere delle cose della vita viene seriamente compromessa, anche in termini neurologici, al punto da rendersi necessario, per provare sensazioni più forti, il ricorso a sostanze stupefacenti.
Il danno esistenziale è diverso dal danno biologico e da quello morale
Quando si parla quindi di danno esistenziale non ci si riferisce ad una conseguenza diretta come nei casi che afferiscono al cosiddetto danno biologico che è di natura psico-fisica, oppure al cosiddetto danno morale che colpisce la sfera emotiva e psicologica del soggetto.
Il danno esistenziale, è ancora una questione aperta e soggetta a continue ridefinizioni
I continui interventi della cassazione in materia “danno esistenziale” ridefiniscono continuamente i parametri della giurisprudenza, in questo senso si tratta di una materia ancora viva e aperta. Per approfondimenti specifici, segnaliamo la voce danno esistenziale pubblicata su Wikijus, portale dedicato al diritto civile