Secondo una sentenza del giudice di pace di Taggia, in provincia di Imperia, i ciclisti possono circolare in coppia e affiancati.
Il codice della strada dice chiaramente che i ciclisti possono circolare in coppia e affiancati
Forse non tutti lo sanno ma il codice della strada, articolo 182, prevede che i ciclisti possano circolare in coppia, il testo dice infatti “mai affiancati in numero superiore a due”. La sentenza storica del giudice di Taggia deriva da un fatto del 30 agosto 2014 in seguito alla contravvenzione vergata nei confronti di due ciclisti sorpresi in marcia, mentre procedevano affiancati sull’Aurelia nei pressi di Riva Ligure. I carabinieri li fermarono per fare la contravvenzione in base a quello che ritenevano fosse una violazione dell’articolo 182 del codice della strada.
Per i carabinieri era inequivocabile che i due ciclisti avrebbero dovuto marciare su un’unica fila.
Se le condizioni della circolazione lo consentono, i ciclisti possono marciare in coppia anche in centri abitati
Il giudice di pace, al contrario, confermando la correttezza del codice della strada, ne ha offerto una lettura più approfondita: i ciclisti, secondo il codice, possono infatti circolare liberamente in coppia e affiancati anche nei centri abitati, purché ne sussistano le condizioni, ovvero, che non sia commessa violazione del codice.