Secondo alcune notizie circolate su alcuni dei principali quotidiani italiani, Riccardo Nencini, viceministro dei Trasporti, avrebbe deciso di adottare la linea dura. Fino a questo momento, chi veniva colto in fallo mentre usava uno Smartphone o un dispositivo simile durante la guida, oltre a cinque punti in meno sulla patente, poteva essere sanzionato con una multa che oscillava dalle 160 Euro fino ad un massimo di 646, con la possibilità di una riduzione a 112 euro se si presumeva di pagare entro cinque giorni. Anche in questo caso si prevedeva la sospensione della patente, ma solamente se si veniva colti in fallo una seconda volta nel giro complessivo di due anni.
L’esigenza di inasprire le sanzioni e di procedere con una sospensione della patente a partire dalla prima segnalazione parte in realtà dalla Stradale come proposta di modifica del codice della strada, per rendere più facile il lavoro agli agenti impiegati sul posto.
Nencini, secondo quanto riportato da Ansa e da altri quotidiani, intenderebbe rendere operative da subito queste regole, introducendo le sanzioni con un decreto legge e seguendo quindi la stessa strada adottata per l’omicidio stradale. “A chi fa uso durante la guida di telefoni cellulari, smartphone o apparecchi simili occore applicare sanzioni più severe fino a prevedere la sospensione della patente di guida per un periodo determinato”
Al momento in realtà niente di certo, e per il Sole24Ore si tratta di una vera e propria bufala, che potrebbe risolversi in un classico “decretino estivo” senza effetti rilevanti.